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I lavori esposti fanno tutti parte degli ultimi lavori dal 2023 ad oggi. Se da una parte è sempre presente questa necessità di fermare il pensiero in modo autodescrittivo come nei graffiti, dall’altra è forte l’esigenza opposta di astrazione di ricerca dell’assoluto, dove il colore è protagonista, dove lo studio di luce diventa una costante che vive come un alter ego nel processo creativo. Ed ecco che nascono questa serie di opere raccolte in questa esposizione dal titolo Pensieri e Studi di Luce

Nel 2000 ha esposto a Shibuya Tokyo nello studio della giornalista fotografa Etsuko Hashimoto. Nel 2003 ha partecipato alla Primaverile Romana ARGAM. Nel 2009 ha preso parte ad una rassegna d’arte promossa dal Ministero dei Beni Culturali presso le sale della Biblioteca Angelica di Roma. Nel 2011 ha contribuito con le sue opere al progetto Shut OUT in collaborazione con la Regione Lazio. Ha continuato con le sue esposizioni, alcune ospitate anche presso le sale del Centro Direzionale Alitalia. Continua ad esporre in Giappone nel Kyushu: proprio qui nel 2014 ha partecipato ad una mostra dedicata ai tifoni tropicali.


“….una delle esigenze fondamentali di Rothko e della sua arte: concepire il quadro come esperienza che lo spettatore è chiamato a compiere in prima persona senza altre mediazioni. «Un quadro vive in compagnia, dilatandosi e ravvivandosi nello sguardo di un visitatore sensibile»[12]: Rothko non prevede mediazioni critiche tra opera e spettatore, e neanche lunghe spiegazioni. La comprensione dei suoi dipinti «deve essere il frutto di un’esperienza consumata tra il quadro e l’osservatore. Il riconoscimento dell’arte è un autentico matrimonio di spiriti. E nell’arte, come nel matrimonio, la mancata consumazione è una condizione per l’annullamento». …”

https://www.laciviltacattolica.it/articolo/mark-rothko-un-pittore-sulla-soglia-della-luce/

https://lezionidartecontemporanea.wordpress.com/2016/01/15/cose-il-minimalismo